Portoni per garage fuoriterra: le varianti - Cose di Casa

2022-10-27 11:01:02 By : Mr. meituo zhi

Materiali, classi di sicurezza e sistemi di apertura dei portoni per garage: i consigli e i dettagli per una scelta ponderata.

I garage fuori terra – e i loro portoni – sono ormai costruiti come fossero vere e proprie case in miniatura perché devono assicurare tenuta statica, resistenza al fuoco, praticità d’uso: pareti con alte prestazioni tecniche (ma a spessore minimo per garantire, a parità di ingombro esterno, più spazio all’interno), copertura (piana o a falde a bassa pendenza – max 10%) dotata di sistema per lo smaltimento delle acque meteoriche, finiture di qualità. Perfettamente integrato con l’estetica della casa cui è abbinato, il garage è un plus – anche dal punto di vista del valore commerciale – da considerare in termini di riqualificazione, a cui miglioramenti tecnici e di livello di comfort possono solo giovare senza perdere di vista la funzione principale, che è quella di proteggere – a 360 gradi – l’automobile (o qualsiasi altro mezzo di trasporto privato): ed ecco, dunque, che anche i sistemi di sicurezza e antieffrazione entrano in gioco a pieno titolo.

Qualità, sicurezza (sotto più punti di vista) ed estetica sono le caratteristiche principali che devono guidare nella scelta del portone per il garage. Tanti i fattori da considerare, a partire dallo spazio disponibile e dal tipo di apertura, senza trascurare il materiale e la sua finitura, oltre all’eventuale dotazione di accessori come la porta pedonale integrata, le griglie di aerazione od oblò, l’automazione, che può essere prevista su tutti i modelli

Le modalità di apertura più usate sono quelli basculanti e quelli sezionali, ma per qualcuno sono più pratiche le serrande e le aperture particolari. Come per esempio quelle a libro, con l’anta che si ripiega su se stessa, usate soprattutto in contesti industriali. O come i modelli a doppia anta che si aprono a battente verso l’esterno; oggi non più molto utilizzati ad eccezione degli edifici dei centri storici o per case private che dispongono di ampio spazio.

Si aprono a compasso, con un’anta unica che viene sollevata verso l’esterno, grazie a montanti-guida fissati ai lati del vano porta. Un sistema di bilanciamento a contrappesi consente all’anta di ruotare su perni laterali e, ad apertura totale, questa rimane parallela al soffitto, sporgendo, tutta o in parte, all’esterno. Ecco perché, rispetto ad altri sistemi, il meccanismo basculante, per quanto pratico oltre che di grande impatto estetico, necessita di maggiore spazio. Molti modelli sono dotati di guarnizioni perimetrali salvadita tra porta e telaio.

Sono modelli snodati: il pannello è composto da sezioni orizzontali che scorrono verso l’alto su apposite guide, allineandosi al soffitto, all’interno del box. Ciò è possibile grazie a rotelle laterali di scorrimento che si muovono su guide verticali. Questo tipo di portone, una volta aperto, si nasconde completamente, lasciando massima fruibilità e spazio di manovra, offrendo in più la possibilità di arrivare con l’automobile proprio davanti al box. Meno diffusi, ma talvolta risolutivi sono i sezionali che scorrono in orizzontale, a ridosso di una parete del box.

Avvolgibile, ha il pannello composto da profili orizzontali agganciati tra loro, che si arrotola intorno a un rullo, integrato nel meccanismo stesso dell’apertura, posto sul bordo superiore del vano porta. Si tratta di una soluzione che risolve diversi problemi di spazio, non ingombra e lascia libero sia il soffitto sia lo spazio davanti. Richiede in genere una superficie d’apertura compresa tra 8 e 16 mq. Esiste in tre versioni, a cassonetto, a bandiera, a soffitto, secondo la modalità di avvolgimento.

Quelli più utilizzati per i portoni dei garage sono lamiera d’acciaio, acciaio e legno che, lavorati o stratificati, garantiscono resistenza e durata. I primi due possono essere impiegati per l’intera porta (a uno o doppio strato) o solo per un’anima interna (come rinforzo). Molte le varianti per la finitura; alcune, come quelle che riproducono fedelmente l’effetto legno o il moderno effetto metallico, sono particolarmente resistenti ai raggi UV. Anche il legno può essere utilizzato in maniera differente, magari solo come impiallacciatura. Tutto dipende dal modello e dalle tecniche costruttive utilizzate dal produttore. Spesso è previsto uno strato di isolamento interno, in genere schiuma di poliuretano.

Il legno garantisce anche ai portoni per garage eleganza e solidità. è sempre trattato con impregnanti protettivi, o pellicole, per mantenere nel tempo il proprio aspetto. Ampia, in genere, la gamma di finiture ed essenze, con pannello liscio, a doghe orizzontali, verticali o inclinate, oppure con disegni particolari o specchiature a formare vari effetti.

Sempre trattati contro la corrosione e protetti con vernici o pellicole, sono disponibili in diverse finiture e colorazioni (anche effetto legno), per favorire l’integrazione estetica con ogni tipo di edificio. Per le serrande in particolare, il materiale privilegiato è l’alluminio, che offre un pratico avvolgimento. Può essere coibentato termicamente.

Alcuni dispositivi sono indispensabili per garantire la sicurezza dei portoni. In particolare deve esserci il dispositivo anticaduta, contro la chiusura accidentale dell’anta mobile. In una porta basculante tale dispositivo agisce sulle funi di sospensione e bilanciamento. In una sezionale, sulle molle di torsione dell’albero. ● Le porte motorizzate devono essere prive di parti in movimento non protette fino a un’altezza di 2,5 metri, soprattutto all’interno, dove in genere sono collocate. ● Devono essere rispettati gli spazi minimi di sicurezza fra le parti in movimento, ad esempio fra l’anta mobile ed il telaio di una porta basculante, e deve esserci una protezione in gomma fra i bordi di queste parti per evitare tagli o lacerazioni. Se è motorizzato Gli spazi minimi di sicurezza devono essere garantiti anche negli elementi meccanici che collegano il motore alla porta. E questo deve essere dotato di limitatore delle forze, il dispositivo che ne permette il fermo, interrompendo e invertendo il movimento in presenza di un ostacolo. ● Una volta raggiunto il fine corsa in apertura o chiusura, la porta deve rimanere in posizione, stabile, senza costituire un pericolo. E deve resistere al carico di vento per la quale è stata progettata (e testata). ● In caso di mancanza di energia elettrica o di rottura del motore, quest’ultimo deve essere disinseribile in modo che la porta possa essere azionata manualmente.

Alcuni modelli di portoni per garage sono particolarmente strutturati e accessoriati con dispositivi di sicurezza contro i furti. Per esempio, dal punto di vista strutturale, punti di rinforzo sul perimetro e profili orizzontali inseriti nel pannello migliorano robustezza e stabilità del serramento. Tra le dotazioni spesso presenti c’è il sistema antisollevamento che prevede il blocco del portone quando questo è chiuso. Un accorgimento da non trascurare perché può prolungare il tempo del tentativo di scasso e, magari, far desistere. Fondamentale è la serratura antieffrazione dei portoni; alcuni hanno più punti di chiusura (anche 5) e/o una costa continua che protegge il lato delle cerniere contro le prove di scardinamento. In quest’ottica è importante anche l’aggancio del serramento al muro del box, tramite il telaio. Per verificare la resistenza ai tentativi di scasso dei portoni si fa riferimento alla norma UNI ENV 1627, che individua 6 classi di resistenza in base a prove di effrazione, di grado crescente. classe RC 1: significa che il portone resiste ai tentativi di forzatura eseguiti con urti, spallate, sollevamento e strappo; classe RC 2: resiste ad attrezzi semplici, come cacciaviti, tenaglie, cunei; classe RC 3: resiste a cacciavite e piede di porco; classe RC 4: resiste a seghe, martelli, accette, scalpelli e trapani portatili a batteria; classe RC 5: resiste a scassinatori esperti, organizzati e con molto tempo a disposizione che utilizzano anche attrezzi elettrici; classe RC 6: resiste ad attrezzi elettrici potenti.

RollMatic di Hörmann è una robusta serranda avvolgibile automatica, in alluminio anticorrosione e coibentata. Dotata di serie di motorizzazione, può avere diversi tipi di telecomandi. Molte le finiture, anche effetto legno oppure colorata, di lunga durata e resistenza. Per garage con architrave ridotto o battute laterali, è disponibile con cassonetto esterno da montare davanti all’apertura del garage. Prezzo da rivenditore. www.hormann.it

Portone sezionale Persus, Domus Line di Breda. Coibentato, in acciaio, con blocco antisollevamento. Fino al 31/12 c’è la Promo Ri-Partiamo, che offre un portone sezionale Breda modello Orus a partire da €857 +iva, trasporto e montaggio. www.bredasys.com

Esterno e interno del portone Myfusion di Ballan sono in lamiera d’acciaio, con inserita in mezzo schiuma di poliuretano, per garantire elevata efficienza termica. La resistenza al carico del vento è in classe 3. Nell’immagine è in versione Viva 200 con pannelli trattati con vernice superpoliestere effetto legno tinta noce chiaro e telaio verniciato di serie Ral 8003. Iva esclusa, costa a partire da 1.150 euro. www.ballan.com

I pannelli del portone Freebox di Dierre scorrono su guide laterali e a soffitto, con movimento leggero grazie all’uso di molle a torsione. È presente il meccanismo di autobloccaggio. La coibentazione, insieme alle guarnizioni in gomma, protegge l’interno da sbalzi di temperatura. In diverse finiture, nella foto è goffrato effetto legno. Iva esclusa costa a partire da 1.350 escluso posa e IVA. www.dierre.it

Della linea Living, il portone sezionale Modern Style di Kopron è in versione con pannello bianco, elementi in acciaio satinato e oblò M1. Il pannello è coibentato e ha rinforzi in acciaio; si può rendere automatico con un sistema biometrico o apertura tramite smartphone. Misura L 250 x H 225 cm e costa 2.200 euro (Iva esclusa). www.kopron.com

Il modello Medici di Carini è un portone sezionale composto da pannelli coibentati tipo sandwich, con spessore 40 mm, rivestiti all’esterno con pellicola di PVC effetto legno, resistente agli agenti atmosferici. Il manto si può scegliere con doga centrale, multiriga e piana con superficie liscia, in tinta rovere dorato o scuro. Costa a partire da 1.500 euro (Iva esclusa). www.carinisas.it

Le sezionali ISO45 di Novoferm Schievano sono composte da porzioni in acciaio, in doppia lamiera sandwich, riempite con uno strato di 45 mm di schiuma rigida PUR isolante termo-acustica. Le guarnizioni a labbro flessibile tra sezioni resistono anche a basse temperature, isolano e fanno da barriera per la polvere. Diverse le finiture e i decori possibili. Prezzo da rivenditore. www.novoferm.it

La porta basculante Invisible di De Nardi si mimetizza con il muro della casa. La finitura esterna viene applicata direttamente in opera, in base alle caratteristiche della facciata dell’edificio; il rivestimento interno può essere in legno Okoumè o in lamiera grecata, verniciato con diverse tinte a scelta. Per una luce da 6 mq, costa a partire da 1.500 euro (IVA esclusa). www.denardi.it